Vi è una ricorrenza, in un piccolo comune geograficamente incastonato nel versante nord dell'incantevole isola d'Ischia, che detta le calde e godibili ore estive non soltanto degli abitanti del luogo, ma anche di tutti coloro che spinti dalla curiosità e dall'atmosfera unica accorrono.
La festa di cui si parla, è tra le maggiori feste popolari dell'isola d'Ischia, ed è quella di Santa Restituta, ed il comune è quello di Lacco Ameno, agglomerato di graziose abitazioni che conta poco più di 4.000 anime. Gli eventi di tipo liturgico, si svolgono tra l'8 ed il 18 maggio, vengono organizzati in suffragio di quella che è la compatrona dell'isola, in coabitazione con San Giovan Giuseppe della Croce. Per quello che invece concerne la festività pagana, tutto avviene invece a cavallo tra il 16 ed il 18 maggio.
Stando a quello che afferma la leggenda, pare che Santa Restituta, giungendo dalle coste dell'Africa settentrionale, sia sbarcata sulla nostra isola, utilizzando un'imbarcazione tanto semplice quanto rudimentale, avvolta esclusivamente da catrame e capecchio. Alcune fonti in proposito sono nella quasi totalità unanimi nel concordare che la Santa provenisse da quella che odiernamente è la città di Tunisi.
Volontà di coloro che perseguitavano la donna era quella di bruciarla tra le onde marine per non aver negato, neanche dopo essere stata torturata, le profonda devozione che ella nutriva nei confronti di Gesù. Neanche i romani, allora governati dal imperatore Diocleziano, che più di tutti oppresse la religione cristiana, riuscirono nell'impresa di scalfire un amore i cui tratti erano privi di qualsiasi confine tangibile.
Diversamente dalle aspettative, unica imbarcazione a bruciare tra le fiamme è stata proprio quella dei suoi aguzzini. Questo tanto provvidenziale quanto fortunato imprevisto permise alla donna di scappare dalla sua terra natale provando a rifugiarsi in quella che oggi una delle isole più visitate del mondo. L'approdo avvenne con ogni probabilità a San Montano, luogo nel quale trascorreva la propria esistenza una donna, Lucina. Quest'ultima ricevette notizia dello sbarco la notte prima, quando sognando venne allertata a proposito dell'arrivo. Recandosi a ridosso del litorale, Lucina notò immediatamente la presenza della barca, la cui struttura minuta accoglieva quasi come in una carezza il corpo privo ormai di sensi della Santa.
Qualche tempo più tardi, la zona venne letteralmente invasa da una marea di candidi fiori. A partire da tale avvenimento, i gigli furono indissolubilmente legati a Santa Restituta. Potendo contare sulla collaborazione della gente del luogo, Lucina prese la decisione di seppellire degnamente la martire, depositando la salma in quello che è ai giorni nostri il Monte Vico, sito che ospita il santuario eretto a suffragio di Santa Restituta.
Il fascino della festa di Lacco Ameno:
Ciò che riempie di ulteriore importanza la festività di Santa Restituta a Lacco Armeno è il passaggio temporale che questa è in grado di simboleggiare. É proprio in siffatta ricorrenza che, secondo chi vive in prima persona le millenarie tradizioni del comune di Lacco Ameno, si verifica il passaggio dalla primavera alla cada stagione estiva. Opportuno è precisare che oggi il principio della stagione turistica avviene invece in concomitanza con altre festività, ovvero quelle Pasquali.
Candide spiagge, mare cristallino, interminabili giornate all'insegna della spensieratezza ed una tintarella che non esiterà a colorare di una cromaticità ambrata tutti coloro che decidono di trascorrere qui le proprie vacanze. Tutto questo è per definizione correlabile ad un'isola, Ischia appunto, il cui periodo migliore per contemplarne la serie infinita di bellezze è coincidente proprio con il mese di maggio.
Tra gli attimi che risultano essere maggiormente pregni di emozione vi è senza ombra di dubbio alcuna la raffigurazione del momento in cui Santa Restituta raggiunse Ischia dalle coste tunisine.
Ad arricchire l'intera vicenda, tramutando questa in qualcosa che varca verso l'estero i confini di una semplice leggenda, vi è il ritrovamento avvenuto negli anni Cinquanta di alcune testimonianze le quali altro non hanno fatto che confermare la dislocazione nella zona, in età paleocristiana, di una necropoli. Meritevole di una menzione particolare è anche la Chiesa si Santa Restituta, inseribile nella lista dei luoghi liturgici più affascinanti di tutta l'isola d'Ischia.
Questa è situata nella parte terminale di Corso Rizzoli, ad una distanza nulla affatto proibitiva da quella che è l'attuale sede del municipio.
La conformazione dell'edificio ricorda quella di un rettangolo, con la parte interna che si compone di una sola navata. Il perimetro interno della chiesa custodisce gelosamente una lunga serie di oggetti dedicati alla Santa.
Tra coloro che verso quest'ultima nutrivano una devozione maggiore vi era il verseggiatore di origine francese Alphonse DeLamartine, che proprio per essa scrisse una delle sue poesie più belle.
I festeggiamenti religiosi e civili a Lacco Ameno.
Come in precedenza accennato, le festività religiose culminano con quella che è una fedele rappresentazione dello sbarco di Santa Restituta a Ischia.
A sostituire rispettosamente la figura della martire vi è oggi una statua molto antica, risalente al Cinquecento. La chiesa eretta in suo onore non ospita soltanto quest'utima, ma accoglie tra le proprie mura raffigurazioni egualmente belle e degne di attenzione.
La statua in legno che viene portata in processione incarna nei propri lineamenti e nella propria conformazione tutta la delicatezza e la voluttuosità di una donna reale. Analogamente ad una ragazza di altri tempi, che in occasione delle festività più sentite inorpellava sè stessa con tutto ciò che di prezioso possedeva, anche la raffigurazione della Santa viene decorata con tutti gli oggetti a lei donati dai fedeli nel corso degli anni. Una volta posizionata all'interno di una piccola imbarcazione, ciò che verrà riprodotto in tutto e per tutto sarà l'approdo di Santa Restituta.
Contrariamente a quello che si potrebbe erroneamente credere, i cortei non si esauriscono con codesto evento.
Dato la traversata che la portò qui, è proprio tra le onde marine che il suo incedere prosegue. Nel giorno del 17 maggio, l'opera scultorea viene messa su una nave la quale partirà dal molo di Lacco Ameno dirigendosi verso Punta Caruso. Da questo punto, il traghetto proseguirà in direzione Casamicciola.
Durante il suo passaggio, il mare riflette fedelmente sia lo sguardo della martire sia tutti i gioielli che ne rendono ancor più pregevole le fattezze. Al suo arrivo, l'imbarcazione viene abbracciata sia dalle autorità politiche e religiose sia da una marea variopinta di fuochi d'artificio, il cui esplodere provocherà un effetto visivo affascinante ed imperdibile. Il giorno seguente, l'opera verrà quindi portata in processione tra gli stretti vicoli di Lacco Ameno.
A segnare l'epilogo delle festa vi sarà un ulteriore spettacolo pirotecnico. Abitanti del luogo e semplici visitatori, prima che il tutto si concluda, si recano nella chiesa di Santa Restituta rendendo omaggio alla martire.
Le stradine che percorrono il centro di Lacco Ameno vengono in questo periodo illuminate con luci dai mille colori. Tutto il tragitto è inoltre piacevolmente contornato da bancarelle nelle quali è possibile acquistare ogni genere di leccornia.
Ad animare le serate dei più piccoli vi saranno delle giostre che rimarranno qui durante tutto il mese. A conferire un tocco ulteriore di fascino all'atmosfera che qui si respira vi sarà la musica dal vivo di diverse band che giungono da ogni parte d'Italia.